Il dolore ai talloni (tallonite) è spesso causato dalla fascite plantare ovvero quella patologia infiammatoria della fascia plantare del piede che, inevitabilmente, si ripercuote sulla camminata, creando non pochi problemi alla fluidità della stessa. L’utilizzo di calzature inadatte a fare sport, attività fisica ma anche per una semplice camminata all’aria aperta può determinare questo fastidioso dolore che, pertanto, necessiterà della giusta cura per ripristinare il benessere del piede.
Come capire se si ha la tallonite e perché viene?
La causa più frequente del dolore al tallone, purtroppo, è la stessa conformazione del piede che quando si presenta cavo o piatto ha più possibilità di sviluppare questa patologia soprattutto se poi sottopone il proprio corpo a stress come l’attività fisica fatta in maniera intensa o anche una situazione di sovrappeso.
In questi casi la tensione della fascia plantare non fa che aumentare, portando all’immediata infiammazione ed il conseguente dolore! In questo caso si sviluppa la tallonite e quindi la condizione infiammatoria necessita di cure e di una particolare attenzione nell’adottare delle specifiche accortezze.
Quali sono i sintomi della fascite plantare?
È possibile accorgersi della fascite plantare con la semplice localizzazione del dolore: si tratterà di tallonite nel caso in cui questo si sviluppi dal tallone fino alla metà della pianta del piede. La particolarità della fascite plantare è che il dolore non si sviluppa durante il movimento e l’attività fisica ma successivamente: chi ne soffre dice di avvertire i primi fastidi proprio durante la fase di riposo oppure appena svegli al mattino.
Come si guarisce la tallonite e come sfiammare il tallone?
Esistono diversi rimedi per poter dire “finalmente sono guarito dalla fascite plantare” a partire dai rimedi della nonna. Se non vuoi assumere medicinali, infatti, potrai provare con il ghiaccio e, ancor meglio, congelano dei bicchieri di acqua da utilizzare poi all’occorrenza, per trovare sollievo dal dolore, facendo scorrere il bicchiere sotto il piede, in corrispondenza della fascia dolorante.
L’alternativa è quella di sciogliere in una bacinella una piccola quantità (due o tre cucchiai) di solfato di magnesio ed immergervi il piede per circa 15 minuti per trovare immediatamente benessere.
Se ti stai chiedendo, invece, come sfiammare la fascite plantare utilizzando degli antinfiammatori dovrai sapere che è possibile utilizzare del semplice ibuprofene, su prescrizione medica, di modo da intervenire direttamente sull’infiammazione. Tutto ciò osservando sempre un sano riposo! In alternativa è possibile anche utilizzare un apposito tutore per la fascite plantare o anche dei plantari che possano donare sollievo mentre si è in casa o anche a lavoro.
La scelta più opportuna però rimane sempre quella di scegliere delle scarpe che siano adatte a questo problema: scarpe basse ma non con la suola piatta, piuttosto con una base che sappia donare il giusto supporto al piede.
Un’altra alternativa, come terapia di sollievo, è l’uso del plantare ortopedico su misura, che risolve in modo quasi definitivo il problema perché si adatta alla problematica del piede studiato.
Ci sono rischi con l’intervento di fascite plantare?
L’intervento chirurgico per la cura della fascite plantare è un’ipotesi assai remoto perché la maggior parte dei pazienti risolve il problema con la terapia farmacologica. Quando però la fascite diventa cronica si sceglie di operare anche se l’intervento presenta dei rischi ed una lunga riabilitazione.