il raffreddore può essere curato con l’omeopatia, medicina non convenzionale inventata ad inizio ‘800 ed utilizzata da circa 10 milioni di italiani.
Cos’è l’omeopatia
L’omeopatia fa parte della medicina alternativa e si basa sulla cura della malattia con lo stesso virus che l’ha causata: in sostanza viene fatta una diagnosi sul malato e, una volta capita la causa del malessere, viene somministrata una soluzione che contiene in quantità molto diluita il pricipio attivo prescelto in modo da attivare le difese immunitarie dell’organismo per combattere la malattia e favorirne la guarigione.
L’omeopatia è efficace in casi di malattie organiche, funzionali, acute o croniche.
Benefici dell’omeopatia
Per produrre un farmaco omeopatico vengono utilizzate solo sostanze naturali: difatti i medicinali omeopatici sono al 70% di origine vegetale (derivati da piante o parti di esse)e per la restante parte di origine animale e minerale.
La gestione della malattia tiene conto dello stato di salute di partenza dell’individuo e ciò rende la terapia con rimedi omeopatici diversa di persona in persona; altro punto a suo favore è che è priva di effetti collaterali.
Cos’è il raffreddore
Il raffreddore è un’infezione virale causata da virus vari che colpiscono naso, gola e polmoni.
Esso si manifesta con mal di gola, congestione nasale, mal di testa e, a volte, febbre. Spesso la persona colpita da raffreddore presenta tosse (grassa o secca) che può durare diverse settimane.
Il raffreddore può peggiorare a causa di infezioni batteriche che possono portare a sinusite e otite, o peggiorare in bronchite e polmonite.
Come curare il raffreddore con i rimedi omeopatici
I rimedi omeopatici più utilizzati per la cura del raffreddore sono i seguenti:
Allium cepa: Ottenuta dalla tintura madre della cipolla rossa.
Utilizzata quando la secrezione nasale risulta acquosa, copiosa e irritante tanto da portare a bruciore e arrossamento al labbro speriore.
Aconitum napellus: Ottenuta dalla tintura madre di una pianta erbosa che fa parte della famiglia delle Ranunculaceae. Utilizzata quando il raffreddore si è manifestato in seguito a un colpo di freddo, con brividi, malessere generale, naso chiuso e starnuti continui.
Belladonna: Ottenuta dalla pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Utilizzata quando la congestione della mucosa di naso e gola sono elevati o la gola è arrossata. E’ efficace nel lattante quando a questi sintomi si accompagna la febbre.
Euphrasia: Ottenuta dalla pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orobanchaceae. Utilizzata quando la secrezione nasale non brucia ed il paziente sta meglio all’aria aperta.
Nux vomica: Si ottiene dalla pianta Strychnos Nux vomica, prima essiccata e poi polverizzata. Utilizzata quando il raffreddore si manifesta con mal di gola e ostruzione nasale e la notte il naso non secerne ma rimane chiusa la narice sul lato del cuscino.
Chamomilla: si ottiene dalla tintura della pianta intera fiorita di Matricaria chamomilla. Utilizzata quando si parla di raffreddore con naso ostruito, quando la secrezione è acquosa ed abbondante. Può essere utilizzata quando i bambini sono agitati e si calmano solo se presi in braccio.