Quando una donna si trova nel periodo della gravidanza, la sua salute orale passa un periodo abbastanza delicato. Le alterazioni ormonali che intervengono nel periodo di gestazione tendono a generare delle patologie maggiori a livello dentale, richiamando l’attenzione sul ricorrere a terapie di cura dei denti.
Le donne in stato di gravidanza tendono ad avere fenomeni di alitosi, reflusso, causato dalla pressione dell’utero ingrossato verso lo stomaco, vomito ricorrente(causato dalle famose nausee in gravidanza) e difficoltà di masticazione.
I denti in questo caso sono sottoposti a forte stress a causa dell’acido cloridrico gastrico sempre più a contatto con essi, che può causare l’erosione dentale.
E’ bene quindi mantenere un’elevata igiene orale, utile sciacquare la bocca con acqua e bicarbonato, ed utilizzare spazzolini morbidi e prodotti dentifrici non abrasivi.
Un gel a base di fluoro si può ritenere consigliato in casi specifici, per rimineralizzare i denti e quindi mantenerli forti e in salute.
Fattore Psicologico
Sicuramente il periodo della gravidanza è molto delicato, e anche la predisposizione o meno della futura mamma a sottoporsi a cure dentali è carico di insidie. La paura maggiore è quella di danneggiare la salute del proprio bambino, ed in genere questo timore porta la gestante a trascurare eventuali problemi a carico della salute dei propri denti per tutelare la salute del futuro nato.
E’ davvero pericoloso per il bambino sottoporsi a cure dentali in gravidanza?
Come indica nei suoi approfondimenti specifici il medico dentista Carlo Setta, sarebbe utile effettuare controlli periodici già normalmente anche prima di affrontare il periodo di gravidanza, perché permette di iniziare il periodo di gestazione con la bocca in salute, facendo prevenzione su eventuali problemi a cui il cavo orale è sottoposto in questo periodo particolare per la futura mamma.
Controlli periodici più intensi sono consigliati durante il periodo della gravidanza, anche se non si hanno problemi o necessità di cure particolari e urgenti. Si consiglia generalmente di sottoporsi ad una seduta di igiene dentale ogni 3 mesi nel periodo dei 9 mesi di gravidanza.
Prevenire la comparsa di disturbi dentali è importantissimo per la salute della mamma e del suo futuro bambino, ma anche quando non sia stato possibile agire preventivamente, in caso di urgenza è necessario non trascurare questo aspetto e rivolgersi ad un dentista in maniera rapida. In caso di mal di denti acuto, e un’infezione del cavo orale, questa patologia risulta molto più pericolosa per la mamma e per il suo bambino, rispetto ad una terapia o cura applicata con attenzione e professionalità.
Le infezioni del cavo orale se trascurate possono trasmettersi nel sangue, raggiungendo quindi anche l’apparato genito urinario e quindi entrando in contatto con la membrana amniotica, portando rischi al nascituro.
E’ comprovato come gestanti soggette a parodontiti siano maggiormente inclini a parti prematuri o nascita con bambini in scompenso di peso. Per questo è bene ricorrere alle cure del dentista in caso di problemi, ovviamente con dovute precauzioni per lo stato di gravidanza.
Inoltre la presenza di carie nelle gestanti rende il bambino soggetto a rischio carie a causa della trasmissione della flora batterica cariogena.
Un’altra patologia che colpisce la futura mamma ma anche il bambino in caso di problemi di malattie dentali conclamate in gravidanza è la cosiddetta gestosi, chiamata in gergo tecnico preeclampsia.
I dentisti infatti consigliano di ricorrere a cure dentarie nel periodo che va dal secondo trimestre di gravidanza in poi, in modo che il periodo di formazione iniziale del feto sia superato. Questo porta anche a sconsigliare le lastre nel primo trimestre. Nel caso di devitalizzazioni necessarie, queste possono essere affrontate con l’uso di rilevatori apicali che non sottopongono la futura mamma a radiazioni. Gli anestetici contenenti vasocostrittori in genere vanno evitati, perché sono dannosi per il bambino, e medicinali specifici andrebbero evitati nella fase preliminare, in genere consistente in tre mesi.
Gli antibiotici maggiormente consigliati in questo periodo sono le penicilline, o i macrolidi per soggetti allergici alle prime, e le cefalosporine.
Come per altre tipologie di dolore, è bene usare soltanto paracetamolo come coadiuvante analgesico.
E’ bene evitare l’uso di aspirina, sconsigliato dalla maggior parte dei medici, ma soprattutto evitarla nel periodo che accompagna l’ultimo trimestre di gravidanza, in quanto gli antiaggreganti contenuti nell acido acetilsalicilico sono la causa di emorragia post parto.
Riassumendo quindi, a meno che il ginecologo curante non sconsigli palesemente per patologie o predisposizione la gestante di sottoporsi a cure dentali in gravidanza, affrontarle con sicurezza è necessario, non solo possibile tranquillamente, per mantenere la salute orale e complessiva della mamma e del suo futuro nato.